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La storia della società |
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La rinascita dopo il '97
La storia recente del sodalizio malnatese passa attraverso il
lavoro ed il carisma di due personaggi: DINO GIAMBARTOLOMEI e
MAURIZIO "JIMMY " CALZONE. Il primo ha assunto la presidenza
nel 1997, mentre il secondo, succeduto ai manager DE MAGISTRI
(95) e GHIELMETTI / PEANO(96), ha allenato i Vikings dal 98 sino
alla stagione 2000.
Dino Giambartolomei
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Maurizio Calzone |
Il "fiuto" e la determinazione del neo presidente Giambartolomei
hanno portato l'anno seguente (1998) all'ingaggio del manager-giocatore
Jimmy Calzone. Per il movimento del baseball malnatese il cambiamento
di rotta è stato radicale grazie all'impostazione tecnica
e mentale che il neo-manager ha impressso alla squadra. Dal 98
per tre consecutive stagioni i "vichinghi" giocheranno
campionati di altissimo livello consci delle proprie potenzielità
tecniche e forti della preparazione atletica di "spessore"
fortemente voluta e diretta dal capitano Nicola Buzzetti.
Alcune vittorie significative, soprattutto nel torneo 98, non
saranno facilmente dimenticate da chi le ha potute vivere in prima
persona. Malnate ha chiuso gli ultimi tre campionati con i seguenti
risultati: stagione 1998 (10-6), 1999 (11-5) e 2000 (9-7). Record
che hanno garantito ai vichinghi un piazzamento costante all'interno
dei primi quattro posti della classifica finale.
Davide Perego |
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La stagione 97 ha segnato uno dei periodi più bui, a livello
di risultati, degli anni 90. Il campionato di serie C1 si è
concluso con il penultimo posto in classifica ed è stato
caratterizzato dalla costante impossibilità di poter schierare
una squadra competitiva a causa di defezioni maturate per motivi
imprevedibili all'inizio del torneo, ma ha fatto si che i "superstiti"
si cementassero in un gruppo solidissimo che è tuttora
il fondamento della società.
Nel 2000 la società si è trovata a dover rinunciare
giocoforza al settore giovanile (per la cronica ed inarrestabile
carestia di atleti) inserendo però diversi giovani talenti
direttamente in prima squadra con risultati sorprendenti. Nello
stesso anno la società ha deciso di organizzare il primo
torneo dedicato alla memoria di ADRIANO GURIAN destinato a
divenire un punto di riferimento fisso all'inizio di ogni primavera.
Il quarantacinquenne presidente Giambartolomei (un passato da
PINAZ come esterno destro ricordato anzitutto per le epiche prese
a mano nuda che mandavano in visibilio il pubblico) ha fortemente
creduto nella possibilità di riunire sul diamante malnatese
prima dell'inizio del campionato ufficiale un numero sufficiente
di squadre per dar vita ad un torneo che già nella sua
prima edizione (vinta dai ragazzi di CHIAVARI) ha riscosso grande
consenso da parte del pubblico e dell'opinione pubblica.
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L'impegno della società e di tutti gli amici vicini al
"vecchio gioco" ha portato Malnate ad essere una realtà
ben visibile nel panorama sportivo regionale grazie alla realizzazione,oltre
all'attività agonistica vera e propria, di una serie di
corsi specifici di insegnamento del baseball ai giovani studenti
delle scuole del vicino Comune di Varese e di una raccolta di
fondi devoluti alla Croce Rossa Italiana. Iniziative di indiscutbile
valore sociale che testimoniano la vitalità e la perfetta
armonia che accompagnano le stagioni sul mitico campo di "
via del macello".
La speranza, nel cuore di dirigenti, giocatori ed amici del glorioso
BASEBALL MALNATE è quella di poter ripristinare al più
presto il settore giovanile, fonte di vita e di continuità
in ogni sport. La crescita dei giovani, maturata alla fine degli
anni 90 stà consentendo a Malnate di continuare a giocare
ad ottimi livelli , ma l'esaurimento del vivaio rischia di compromettere
il futuro di uno sport che nel nostro paese continua a fronteggiare
problemi che a volte sembrano davvero insormontabili.
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La storia del LOGO
Nel 1998 abbiamo deciso, sotto la spinta del nuovo Manager Calzone,
che la squadra per essere vincente aveva bisogno anche di un nome
e così è diventato ufficialmente VIKINGS. Successivamente
si è iniziato a pensare ad un logo per sostituire il "pinguino"
che ci perseguitava ormai da diversi anni. Per arrivare alla soluzione
attuale il logo ha subito una lunga evoluzione, la prima versione
era un vikingo che lanciava, ma non era propriamente un LOGO;
così si è iniziato a lavorare per trovarne uno vero
e proprio. Massimiliano Buvoli (un amico della squadra che colgo
l'occasione di ringraziare) ha iniziato a disegnare delle bozze
che sono state proposte alla squadra, riprendere il "pinguino"
era la soluzione migliore e così Alberto Giordano ha proseguito
il lavoro facendolo diventare il LOGO definitivo, così
come lo si vede tuttora.
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Gracias, MAGO Cubano !!!
Enerio Cruzata Castillo ha lasciato un segno indelebile
nella storia del baseball malnatese. Nel 1993, inviato dalla Federazione
Cubana, capitò in terra varesina quest’uomo mite dal
carattere di ferro che subito si mise all’opera per insegnare
i segreti del ‘beisbòl’ ai giovani guidati dall’allora
giocatore Pepe Peano. I risultati non si fecero attendere, tanto
che i biancoblu in quell’anno furono promossi dalla serie
C2 alla C1 travolgendo tutti gli avversari senza mai perdere un
incontro. L’impronta del coach cubano durò per un decennio,
basti pensare ai sempre buoni piazzamenti dei Vikings, e alla soddisfazione
di aver ‘creato’ giovani talenti come il lanciatore
Tino Ancona, lo slugger Andrea Franci ed il catcher Stefano Realini
che sono stati subito ‘rapiti’ da club delle serie A
e B. Ben nove anni dopo questa esperienza, in seguito ad un campionato
più che soddisfacente, ma con il rammarico di non essere
riusciti ad agguantare la promozione in serie B, la società
guidata dal presidente Giambartolomei si è data l’obiettivo
di uno sviluppo tecnico che solo un ‘mago’ del baseball
come Enerio poteva centrare.
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Nella primavera del 2002, eccolo quindi tornare a Malnate tra
l’entusiasmo generale. Al GurianField il coach caraibico
ritrova il ‘vecchio’ discepolo Pepe Peano, ora manager,
oltre ad alcuni dei giocatori dello straordinario 1993, una buona
base su cui lavorare. Cruzata si è subito messo al lavoro
con questo nuovo gruppo al quale ha saputo infondere tutto il
proprio entusiasmo grazie ad un carisma innato ed ad una conoscenza
del gioco che solo chi ha svolto questo ‘lavoro’ per
38 anni può avere. I ragazzi malnatesi si sono lasciati
guidare e plasmare da questo grande allenatore, fino al raggiungimento
di un traguardo importantissimo come la vittoria del proprio girone
ed al diritto di accesso ai playoff per la promozione alla B.
Unico piccolo neo la sconfitta a Bovisio, rimasta la sola defaillance
di questo campionato, che gli ha tolto l’aura di imbattibilità
in Italia. Una sconfitta in due stagioni resta comunque un record
invidiabile. Il lavoro non solo tecnico, ma umano e psicologico
svolto in soli due mesi ha trasformato i Vikings, rendendoli consapevoli
delle proprie capacità ed ovviamente incrementandole. La
rinascita di alcuni giocatori un po ‘cotti’ e l’evoluzione
dei più giovani ha permesso al baseball malnatese di ritagliarsi
un posto di rispetto nel panorama lombardo. In più l’opera
di vera e propria ‘propaganda’ nelle scuole, sta permettendo
ai vichinghi di pensare un po’ più tranquillamente
al proprio futuro. Un’altra stagione indimenticabile a Malnate
e ancora una volta grazie allo ‘zampino’ del Mago
Cubano.
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